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Storia 2019-02-27T16:37:33+01:00

IL MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI A BRESCIA

La nostra storia ha origine nel 1970, anche se la fondazione ufficiale risale all’ 8 Dicembre 1972, data dell’assemblea di riunificazione tra le due componenti che hanno abbandonato le ACLI, per non averne condiviso le motivazioni, le prospettive e soprattutto i risvolti sul piano ecclesiale e sociale durante le scelte operate dalla stessa nei primi anni ’70.

Fu una frattura dolorosa ma necessaria sotto ogni aspetto (“coraggiosa”, come si pronunciò lo stesso Pontefice Paolo VI), che portò ad una sorta di ostracismo da parte dei media e di certi ambienti.

Anche nella provincia bresciana la nascita di MCL si ebbe per iniziativa di alcuni sacerdoti e laici non disposti ad accettare che i principi della dottrina sociale della Chiesa venissero offuscati e negati da una determinata ideologia come se non avessero in proprio una forza di indirizzo per l’impegno dei cristiani nella società, nel lavoro, nella politica intesa come impegno per il bene comune nella propria città.

Quello di S. Maria della Vittoria fu il primo dei circoli della provincia ad aderire a MCL, per la determinante spinta dell’allora parroco Padre Narciso Barlera e dei dirigenti del tempo, che avevano potuto attingere alle valutazioni ed al consiglio di Mons. Enzo Giammancheri. Egli aveva partecipato, con padre Bartolomeo Sorge, ad alcuni seminari formativi del gruppo che si andava costituendo a livello nazionale.

Il movimento si diffuse subito in città e provincia: è doveroso ricordare la passione ed il coraggio di don Nicola Pietragiovanna, padre Luigi Zini, don Francesco Mattinelli, mons. Vittorio Bonomelli e don Giovanni Saleri, nell’ufficio del quale si riuniva il primo coordinamento provinciale.

Anche se sono trascorsi ormai oltre quarantacinque anni, lo spirito che anima MCL non è affatto mutato: dall’impegno di promozione, alla partecipazione responsabile di laici nella Chiesa, tutto questo ha portato maggior valore alle grandi potenzialità di un cammino inter-associativo.

I principi base su cui si basa il MCL partono dalla famiglia, la cui centralità diventa il punto di inizio; e poi il lavoro, come “chiave essenziale” per lo sviluppo della società. Per aggiungere valore al rapporto tra impresa e lavoratori e superare così la distinzione stessa tra capitale e lavoro.

Andando oltre il riconoscimento della “soggettività politica” dell’associazionismo, perchè alla base di tutto ci sia sempre la crescita delle comunità, a partire dalle persone, con i propri bisogni ed emozioni, perché possa essere sempre protagonista responsabile della sua vita.

Così, negli anni, si sono aggiunti ai tradizionali punti di ritrovo formativi e ricreativi, spazi di erogazione servizi alla persona, perché fosse evidente la necessità di affrontare con responsabilità le questioni di vita quotidiana, ed offrire accoglienza dove ce ne fosse bisogno. Per una convivenza ben lontana dai pericoli del nostro tempo. (Papa Benedetto XVI° dixit )